Il valore della Memoria
Le leggi razziali del 1938 e la seconda guerra mondiale
Il Regime di Benito Mussolini, con il Regio Decreto del 5 settembre del 1938, si adeguò di fatto alla legislazione antisemita in vigore nella Germania nazista, che fin dal '33, anno dell'ascesa al potere del Führer, aveva varato una serie di provvedimenti contro gli ebrei.
Questi provvedimenti, frutto di una strategia determinata dalla "supposta" selezione della razza ariana "pura e superiore", portarono all'Olocausto, ovvero al genocidio di 6 milioni di persone, tra cui non solo ebrei, ma anche rom, disabili, omosessuali, slavi, dissidenti e altre categorie che per motivi razziali o politici condivisero la sorte degli ebrei. Tutte vittime della pulizia etnica del Terzo Reich nazista, ricordate con la Giornata della Memoria, il 27 gennaio di ogni anno.
Nel 1933 si stima che ci fossero circa 40.000 ebrei in Italia. Anche loro divennero progressivamente vittime di un "razzismo di Stato", prima tramite leggi discriminatorie a livello sociale ed economico, poi con la violenza vera e propria.
Nell'esercizio vigile di ricordare i fatti del passato per impedire che accadano di nuovo, l'Amministrazione comunale di Pizzoferrato, dedica alla questione della Razza una giornata di approfondimento e di studio, che si avvierà con l'intitolazione di una via a Nino Contini, confinato di Pizzoferrato a seguito delle leggi razziali del 1938.
La giornata proseguirà alle ore 15.30 con la presentazione del libro "Quel ragazzo in gamba di nostro padre"
Saluti:
Palmerino Fagnilli, Sindaco di Pizzoferrato
Interventi:
Bruno Contini e Leo Contini, figli di Nino Contini e autori del libro
Nicola Mattoscio, Presidente Fondazione Brigata Maiella
Riccardo Di Segni, Rabbino capo della comunità ebraica di Roma
Lettura di passi a cura del M° Icks Borea
Presiede:
Giovanni Orecchioni, Dirigente scolastico Ist. "Da Vinci-De giorgio", Lanciano